venerdì 27 giugno 2008


quancuno mi ha chiesto di raccontare la stanza di Claudia , beh la stanza di Claudia in casa nostra è la stanza di rappresentanza, nel senso che tutto si svolge lì, si chiacchiera, se viene qualcuno si accoglie lì. il fratello quando era piccolo giocava lì come ora i nipoti, io stiro ( quando ho voglia) cucio ( quando proprio non posso farne a meno) telefono( spesso) riposo, (Claudia permettendo) .
nella stanza vi sono pochi mobili ma molto spazio, non l'ho mai misura con precisione ma credo sia 4 metri, 4 metri e mezzo per 3 o poco più , il letto di Claudia , di quelli ospedalieri con il suo nome in giallo dipinto sulla pediera, il divano , il deambulatore , la carrozzina, la sedia da comodo, un lungo mobile con tanti cassetti ( non bastano mai) con sopra il televisore il DVD il videoregistratore , il telefono , i giochi sonori di Claudia , una mensola con tant i oggetti , un tavolo su cui poggiamo le cose di Claudia e spostiamo da una parte all'altra, tre mobiletti pensili con le cassette più care e preziose( naturalmente di famiglia)alle pareti un quadro dinato da uno zio , un poster di New York, e un bellissimo disegno a parete rappresentante GLI ARISTOGATTI ,fatto dal papà e dal fratello .
INSOMMA una stanza molto particolare , come noi daltronde.

2 commenti:

Rigel77 ha detto...

A volte sei in ufficio da 12 ore, fa caldo, sei stanca, sei stressata, hai mille cose da fare al lavoro, prima che finisca il mese, e così tante cose che ti aspettano a casa, stirare, il pranzo, la spesa, che pensi che la vita sia davvero dura, che "capitino tutte a te"... poi per caso (o per "miracolo") ti imbatti in una delle migliaia di link ("vai a vedere la storia di Claudia") che occhieggiano dalle pagine in cui stai cercando con accanimento di trovare un codice di avviamento postale... e la mattinata cambia.... improvvisamente non è poi così urgente trovare quel cap, o lavorare, tutto assume un contorno nuovo...e resti coinvolta nella vita e nella storia di una famiglia così speciale, e ti commuovi come una stupida, pensando che se la collega entrerà in ufficio sarà dura spiegarle come mai le volture di un cliente possano fare questo effetto...Grazie per avermi ricordato di ringraziare ogni giorno per quello che ho, e grazie a Claudia e soprattutto alla sua mamma, che sono la prova vivente che per essere eroi si può anche essere normalissime persone. Continuerò a seguirvi, grazie per questo regalo che mi avete fatto, non potevo avere un insegnamento migliore. Tenete duro, un abbraccio, CHiara

bislacca ha detto...

Claudia, la tua stanza è un racconto d'amore, una poesia di vita. Grazie a te e alla tua mamma coraggiosa per farcela conoscere.